Itinerari di corsa negli States
3 Giugno 2020
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Un post alternativo rispetto al solito, scritto di getto, che vi permetterà di capire meglio il mio modo di viaggiare alla scoperta del mondo.
Curiosità: l’elemento che mi caratterizza ovunque. Perché succede questo, quello…? Mio marito mi prende in giro dicendomi che sono la donna dei perchè! Ed è proprio così!
La mia passione nasce così
Pensate che ho iniziato a correre solo perchè volevo buttare giù i chiletti di troppo. In una seconda fase ho continuato per liberare la mente. E adesso? Perchè corro? Sempre per i chiletti di troppo ma anche per visitare i posti in un modo alternativo.
Tantissime volte, andando al mare, mi alzo prestissimo per correre su e giù per i moli o sulla sabbia e ammirare così una fantastica alba! La corsa per me è sempre stata associata ad un momento di pace, lontana da tutto e da tutti, ma soprattutto da assaporare fino in fondo!
Correre in giro per gli States
Ecco perchè quando vado in giro, soprattutto negli States, adoro passeggiare per luoghi e strade dove si corre. Ed è facendo così, che casualmente, a Boston ho visto dove ha sede Runkeeper, ho percorso le strade della Boston Marathon e ho visitato anche il primo store di Brooks ( altro noto marchio dei runner).
Viaggiando in questo modo ho scoperto che a Washington, ogni mattina, le guide turistiche organizzano una corsa di quasi 5 miglia. Il percorso che, taglia la città in due, parte con un giro attorno al Washington Memorial e attraversa il National Mall, con un giro attorno al monumento alla Seconda Guerra Mondiale fino ad arrivare al Lincoln Memorial. Si corre per tutta la lunghezza della “piscina” del National Mall oppure lungo il Viale dei Ciliegi che le passa accanto. Che bello correre con lo Smithsonian e il Campidoglio alle spalle!
A Philadelphia invece, ispirandosi e seguendo i passi di Rocky possiamo correre sui 72 scalini che portano al Philadelphia Museum Of Art in cui si allenava il celebre pugile e ammirare le impronte delle famose Converse All Stars nere, le sue scarpe da ginnastica per eccellenza. E al termine scattare una fotografia con la tipica posa accanto alla sua statua.
E se non siamo a Philadelphia, possiamo fare le scale anche a Washington per raggiungere il Lincoln Memorial, anche se sconsigliato perchè gli scalini sono alquanto scivolosi.
Tutto questo per dirvi che il running è passione e ogni primo mercoledì di giugno si celebra il Global Running Day! Un giorno speciale per tutti i runners che ovunque nel mondo si incontrano per correre 1, 3 , 5, 10 km, una mezza o una maratona o semplicemente per camminare insieme.
E ora, buon Global Running Day a tutti! E mi raccomando indossate le scarpe e fatevi una bella corsa ovunque voi siate!
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Dev’essere stato un viaggio meraviglioso, è uno degli itinerari che abbiamo in programma io e mio marito, ma ormai è tutto fermo e da riprogrammare.
Bello questo post diverso. Ora sappiamo qualcosa in più di te e del tuo modo di viaggiare.
Che bello scoprire le passione di chi si cela dietro le quinte di un blog. Ho sempre visto la corsa come una meditazione in movimento.
Trovo che correre sia un modo bellissimo per scoprire nuovi luoghi,anche io ho iniziato, ma da pochissimo, inizialmente con qualche perplessità sul se riuscissi o meno a farlo, però abbandonati i limiti mentali sembra stia andando bene. Non vedo l’ora di correre in posti diversi, anche se mi va di lusso eh corro sul mare😉
Non sapevo affatto del giro di corsa di Washington! Credo di aver fatto lo stesso giro a piedi per visitare il National Mall e qualche altro museo con annesso Campidoglio, ma vista l’ora non propriamente mattiniera, non avevo trovato gruppi che correvano. Comunque per quello che vale, mi piace il tuo essere la donna dei perché! 🙂
Ciao che bell’hobby che hai , stare in perfetta forma e correre in luoghi poco frequentati e speciali
Io non corro ma credo che il tuo sia un buon modo per scoprire una città. Anche perché, soprattutto correndo la mattina presto, hai la possibilità di vedere una città diversa, ancora addormentata che pian piano si risveglia.
Questo è uno dei post che ho preferito in assoluto. Io sono una runner, una runner lenta a riposo per via di una fascite plantare, che appena può infila le scarpette contro il parere medico e si fa qualche k di corsa. Farlo negli States sarebbe il mio sogno. Ma prima o poi….
Nonostante io non corra, trovo sia davvero un ottimo modo di cambiare punto di vista durante il viaggio. Non c’è mezzo di trasporto che tenga, da sempre ritengo che solo a piedi si possano scoprire luoghi magici e inesplorati. Se di corsa..ancora meglio!
Bello questo articolo, scritto in modo diverso e sopratutto raccontando la storia da runner.
Ecco un altro modo per scoprire il mondo:correndo. Spero però che almeno nei posti più belli tu ti ferma un momento ad ammirarli
Fermarsi è d’obbligo soprattutto se ammiri il sorgere del sole!
Ti invidio molto. Io per un problema al ginocchio non ho più potuto correre, tanto meno andare in bici. Non sai che sofferenza. Altrimenti anche io sarei stata una fan del genere. Complimenti per il fiato!
Anche io in passato correvo molto per buttare giù i kg più. Farlo negli States⁰ deve essere stato emozionante
Ntava!
Leggendo il tuo post mi viene da dire “Sei Runner per sempre”. Visitare le città e luoghi da podista è una prospettiva davvero interessante!
Capisco bene la situazione, mio papà è runners da sempre ! La mattina prima del turno delle 06 andava a correre, cioè alle 5 di mattina… Molto interessante questo post su dove correre negli States. Io vorrei fare la maratona di Honolulu 🙂
Tu sei bravissima e riesci a fare cose incredibili. Io tra che vado a letto sempre tardi (sempre, anche in quarantena, vivo con il fuso orario di Dubai) non riesco proprio ad alzarmi prestissimo, figuriamoci a correre. Le uniche albe che ho visto era perché stavo rientrando dopo una serata di festa.Ho iniziato a correre anch’io eh, per mantenermi in forma, ma faccio una gran fatica. Proverò al mare se l’aria iodata mi aiuta. Complimenti comunque.
Che idea carina viaggiare correndo! Avessi avuto vent’anni di meno ti avrei seguita di corsa…ora preferisco più correre con la mente!
Alternativa questa idea del viaggiare correndo. Io non sono un’esperta ma devo ammettere che percorrere le orme di Rocky sui famosi gradini non mi dispiacerebbe affatto.
Mio marito aveva fatto lo stesso a Berlino e lo aveva apprezzato molto!
Da tenere in considerazione!
Che bella questa tua passione per la corsa che ti permette di vivere le città che visiti in un modo davvero originale! Io ho provato tante volte a correre ma è un’attività fisica che non fa proprio per me
Io sono una anziana e pigra signora, quindi preferisco fare le cose con molta calma e in relax, altrimenti mi stresso! Però ammiro moltissimo il tuo modo di viaggiare!
Molto interessante il racconto del viaggio da questo punto di vista. Ognuno alla fine trasla le proprie passioni nei viaggi. Lo farò leggere a mio padre che è un maratoneta e ha già partecipato alla maratona di New York!
Un modo bellissimo di viaggiare e che posso comprendere, mi piace correre sempre in modo soft ma spesso vado!
Sarà che quando siamo in viaggio siamo sempre carichi a mille con zaini, borse, borsette e attrezzatura fotografica che ci riesce difficile pensare di poter visitare un posto correndo. Sicuramente una maniera alternativa e originale! Alt però. A Philadelphia la corsetta-leggenda l’abbiamo fatta anche noi! 1 punto allora l’abbiamo 😉
Ho adorato questo post. Prima di tutto non sapevo esistesse il concetto del “Run with a ranger”, che trovo geniale. Secondo, ho la tua stessa passione per la corsa, anche se non riesco a essere costante tutto l’anno. Ma una volta che inizi, te ne innamori! Il concetto di turismo in corsa sono riuscita ad applicarlo solo in Irlanda (ero motivatissima e ricordo certe corse sul mare…). Ora in Australia è difficile perché o fa troppo caldo o tira troppo vento… allora cerco di correre in palestra. Ma è una forma mentis che adoro in qualunque caso.
Che brava che riesci a portare questa passione anche in viaggio! In effetti in viaggio ciascuno ha un occhio più attento a ciò che lo appassiona, e alla fine si notano cose diverse.