New York: itinerario nei luoghi del tragico 11 settembre
9 Settembre 2020
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Quasi vent’anni sono passati. Tre i Presidenti che si sono susseguiti alla Casa Bianca: Bush, Obama e Trump. Nonostante ciò ancora oggi mi ricordo benissimo quello che accade l’11 settembre 2001.
Un giorno diverso
Una giornata strana, silenziosa… Dopo essere andata a scuola, nel pomeriggio, per distrarmi un attimo dall’interrogazione di arte del giorno dopo, ho acceso la TV. Ed eccole lì le immagini che non dimenticheremo mai: le Torri Gemelle colpite dalprimo aereoplano civile.
Ovviamente non ci credevo, ho pensato “sarà stata la sola montatura” … eppure no, il secondo aereo le ha colpite. ” Studiamo un pò che è meglio!”
Riaccesa la tv verso le 6 ho visto il vero disastro: le immagini che raccontano la loro caduta. E ancora non sapevo che Washington e Pentagono erano stati colpiti.
Dopo aver raccontato una New York vista con gli occhi di un aspirante americano, ora intraprendiamo un duro viaggio passeggiando per le strade post 11 settembre. Il World Trade Center, il Pentagono, Washington: ancora oggi troviamo i resti di quei voli che hanno lasciato tutto il mondo a bocca aperta! L’attacco terroristico dell’11 settembre 2001.
Una New York silenziosa
Tappa obbligatoria: il World Trade Center. In questo luogo, in cui sorgevano le due torri, ora ci troviamo un nuovo grattacielo, l’One Trade Center e il 9/11 Memorial.
Un museo all’aria aperta dove si conservano reperti di quel giorno. Pezzi di ferro, medaglie di poliziotti e vigili del fuoco, tesserini di paramedici che qui hanno prestato soccorso, scarpe, brandelli di vestiti, giacche, badge di riconoscimento di tutte quelle persone che qui lavoravano.
Le rose bianche delle Reflecting Pools
All’esterno 2 fontane quadrate, le Reflecting Pools, situate in corrispondenza delle torri, con incisi i nomi di tutte le persone che hanno perso la vita.
Un nuovo rito commemorativo. Ogni giorno viene apposta una rosa bianca in corrispondenza di coloro che avrebbero compiuto gli anni.
Due le iniziative le cui offerte vengono interamente devolute al museo e al memoriale. Accanto alle Reflecting Pools, in corrispondenza dell’infopoint è possibile ricevere un braccialetto commemorativo del memoriale in gomma a fronte di una piccola offerta. Un’altra iniziativa di simile impatto è l’acquisto del libro: The Stories they tell. un libro scritto da Alice Greenwald direttore del museo, Clifford Chance e Michael Bloomberg, ex sindaco di New York dove, attraverso immagini e descrizioni si racconta la storia di tutti gli artefatti contenuti nel museo.
Il parco commemorativo al Pentagono in Virginia
Pentagon Memorial We will never forget
Nello Stato della Virginia a pochi km da Arlington sorge il Pentagono, sede del quartier generale della difesa degli Stati Uniti d’America. Uno degli obiettivi dell’attentato dell’11 settembre era proprio questo!
Fortunatamente una sola ala è stata colpita anche scatenando un incendio. 184 . Un parco celebrativo e alcune panchine, messe in corrispondenza dei resti dell’aereo ( le cui immagini verranno rese pubbliche molto dopo dall’FBI), che riportano i nomi delle vittime.
Pentagon Memorial Il parco commemorativo
Potrebbe essere stato un caso che esattamente 60 anni dopo la sua costruzione partita proprio l’11 settembre 1941 sia stato colpito? Un monito forse? Non lo sapremo mai… sappiamo solo che questa notte è stata un duro colpo per tutto il mondo.
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Credo che trovarsi di persona davanti a quei luoghi sia da pelle d’oca ma anche da visitare almeno una volta nella vita.
Nonostante siano passati diversi anni il ricordo è ancora vivido!! Chissà trovarsi in questi luoghi che emozioni si provano, da brividi sicuramente!!
Da brividi… è quello che ho avvertito ripercorrendo quei luoghi… Non ci sono altre parole, ma penso che siamo assolutamente da vedere!
Anch’io ricordo tutto come se fossi ieri… Mi trovavo all’aeroporto di Napoli in attesa di tornare da un viaggio di lavoro e salii sull’aereo con un gran peso nel cuore. Poi al ritorno, ore e ore attaccata alla televisione… Credo non lo dimenticheremo mai!
Ciao ricordo bene quell’evento, pensavo scoppiasse la terza guerra mondiale da come era successo. Mi dispiace molto per le vittime che non dimenticheremo mai
Io sono entrata dentro al Museo dedicato all’11 settembre ed è stata una visita pesantissima, lo devo dire. Forse hanno spinto troppo sulle emozioni delle persone, non mi sono sentita così male neanche dopo aver visitato un campo di concentramento.
Per me fu dura passare da quelle parti. Non oso immaginare cosa sia vivere a NY durante i giorni della ricorrenza.
Nel settembre del 2001 avevo 8 anni e mezzo. Mi ricordo che quando in televisione hanno dato la notizia io mi trovavo con mio nonno materno nel bar di un ospedale (avevano da poco ricoverato mia nonna). Inizialmente non ci credevamo e ricordo le nostre facce e quelle di tutte le altre persone dentro alla caffetteria che sono rimaste scioccate dalla notizia.
Nel 2013 sono andata a NY con la mia famiglia. Mi si è stretto il cuore vedendo le due piscine del World Trade Center e le rose bianche. Sono stata anche al Pentagono… non sapevo che i lavori di costruzione fossero iniziati proprio l’11 settembre del ’41.
Trovarsi in quei luoghi scatena davvero emozioni fortissime!
Commozione, dolore, angoscia si percepiscono nell’aria che si respira.
L’11 settembre eravamo in vacanza e i figli miei e della mia amica che hanno tra i 14 e 17 anni ci hanno riempiti di domande sugli eventi. Mi sono sentita un po’ come i miei nonni quando mi raccontavano della guerra, ma a parte cio’ è stato un bel momento, chissà se andremo mai a New York insieme?
Mi sconvolge ancora oggi sentirne parlare: su quel volo c’erano due miei colleghi americani, impiegati, come me, nella stessa multinazionale. Mi sono immaginata in viaggio di lavoro (ai quei tempi lo facevo spesso), su un volo senza ritorno. È stato davvero un duro colpo.
Un mio amico invece mi ha raccontato che lo zio lavorava proprio su una delle due torri e per fortuna proprio quel giorno non stava molto bene ed è stato a casa dal lavoro… un vero e proprio miracolo!